Ospite a Cartabianca, il nuovo programma di Bianca Berlinguer su Rai 3, Flavio Insinna ha emozionato i presenti e i telespettatori con un intervento su tematiche molto attuali, come occupazione, integrazione e accoglienza. Il conduttore Rai, che ha appena concluso la sua esperienza ad Affari Tuoi, ha partecipato al talk politico insieme a Debora Serracchiani e Maurizio Landini.
“Mi piacerebbe che questo paese trovasse, o ritrovasse, la necessità di aiutarsi, così come sente il bisogno di respirare e di bere – ha detto Insinna – Si capisce che la vera emergenza è la guerra, non chi arriva o quanti ne arrivano o da dove arrivano. Se voi dividete il mondo in italiani e stranieri, io lo divido in oppressi e oppressori. Io starò con gli oppressi tutta la vita. E un siriano ti dirà ‘io voglio tornare a casa mia’, ma non ci può tornare”.
“A me non spaventa l’Europa a due velocità . ha continuato il conduttore – mi spaventa l’Italia, perché sono italiano con grandissimo senso di appartenenza, a me spaventa la doppia velocità della nostra morale. Se è per noi, vogliamo tutto subito. Se la colpa è nostra: mah… forse non c’ero… adesso guardo… Quando è l’altro, l’altra velocità è quella del chissenefrega. Quando è per noi, vogliamo tutto. Per gli altri no. Io non voglio vivere in questo Paese, voglio vivere in un Paese gentile che aspetta chi arriva tardi“.