“Atto di sabotaggio”: è questa la causa, secondo l’esercito di Kiev, di una serie di esplosioni che ha colpito un deposito di armi nella base militare di Balakliya, nei pressi di Kharkiv, in Ucraina.
Kiev, immediatamente, ha aperto un’indagine penale sull’accaduto. Lo fa sapere la portavoce dell’Sbu, i servizi di sicurezza ucraini.
Per precauzione sono state fatte evacuare 20mila persone che vivono in città e nei villaggi vicini. Il deposito viene utilizzato per stoccare migliaia di tonnellate di munizioni e ha una superficie di oltre 350 ettari.
Tra il materiale fatto esplodere ci sarebbero anche missili, munizioni e artiglieria. La zona si trova a pochi chilometri dalla linea del fronte dello scontro con i ribelli filo-russi.
“Prima dell’esplosione si è sentito il rombo di un velivolo, simile al volo di un drone e poi in due punti della base sono avvenute le esplosioni”, ha dichiarato il procuratore generale militare, Anatoli Matios.
Il portavoce del ministero dell’Interno, Artiom Shevchenko, ha dichiarato che “in Ucraina è in corso un conflitto ibrido, il nemico fa di tutto per minare la nostra difesa: secondo i servizi di sicurezza questo è avvenuto a Balakliya”, il deposito di armi dove sono si sono registrate diverse esplosioni, ed “è evidente che l’omicidio dell’ex deputato della Duma russa Denis Voronenkov può essere vantaggioso per il nostro nemico principale, la Russia, che conduce contro di noi una guerra aperta e strisciante”.
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