In occasione dell’anniversario dei 60 anni dei Trattati di Roma, la Capitale aveva già messo in atto un piano sicurezza imponente. Adesso, all’indomani dell’attentato terroristico a Londra, il ministro dell’Interno Marco Minniti ha convocato una riunione d’urgenza del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) per fare il punto della situazione e rafforzare, laddove possibile, i controlli. Alla riunione hanno partecipato i vertici delle forze di polizia e dei servizi d’Intelligence e l’ufficiale di collegamento di Scotland Yard a Roma. Minniti ha disposto che vengano rafforzati i controlli sulle aree affollate.
“Particolare attenzione – ha detto il ministro – va riservata verso i luoghi che registrano un notevole afflusso di visitatori“. “Tutte le forze di polizia e la rete dei servizi di Intelligence saranno impegnati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo”, assicurano dal Viminale.
In città, sabato 25 marzo, è prevista la presenza straordinaria di 3mila agenti e cecchini sparsi su vari palazzi, e 39 varchi di sicurezza nel centro cittadino. Una presenza così massiccia di forze dell’ordine si era vista soltanto ai funerali di Giovanni Paolo II.
Sono cinque i cortei sono previsti in città e sit-in in varie zone. Il timore di disordini dovuti alle proteste si unisce, adesso, a quello per eventuali attacchi terroristici.
Le zone di sicurezza sono due: quella verde, in vigore dalle 7 del 24 marzo, che comprende via 4 novembre, largo Magnanapoli, via Nazionale, costeggia piazza delle Repubblica, fino a via del Corso lungo tutta via del Tritone. In tutta l’area le automobili potranno circolare, ma in ciascuno dei 18 varchi di accesso è previsto un controllo di polizia. Qui non sono consentite manifestazioni.
Poi c’è la zona blu che include tutta piazza Venezia, piazza dell’Ara Coeli, piazza San Marco, via Petroselli fino a via delle Tre Pile e si chiude attraverso i Fori Imperiali e piazza Madonna di Loreto. Sarà presidiata nella giornata del 24 marzo, mentre dalla mezzanotte della giornata del 25 ci sarà la chiusura al traffico veicolare e pedonale. Sono previsti 21 varchi d’accesso.
Le aree di sicurezza sono attive a partire dal 23 marzo. Per l’occasione è stato messo a punto un sistema di acquisizione delle immagini dei partecipanti alle manifestazioni, utilizzando il sistema di video sorveglianza cittadina, implementato da postazioni, palesi e nascoste, lungo i percorsi.
Sono state installate cento telecamere della polizia scientifica necessarie per catturare le caratteristiche delle persone, da utilizzare nella fase, eventuale, dell’attività di identificazione di autori di violenze.
Nell’area del Campidoglio è vietato il transito dei veicoli dalle 00.30 del 25 marzo, mentre nell’area del Quirinale dalle 07.00 del 25 marzo.
Come in occasione del Giubileo e di altri grandi eventi, è previsto anche il divieto di sorvolo sul centro della città e per motivi di sicurezza sono stati chiusi al pubblico alcuni monumenti e aree archeologiche come il Colosseo, il Foro Romano, il Palatino e la Domus Aurea.
Allarme anche per i negozianti con alcuni esercizi commerciali che potrebbero rimanere chiusi, sia per il timore di danni come già successo in passato in occasione di cortei dei black-block, sia per la scarsa presenza di persone in città.