“#FosseArdeatine primo luogo visitato con fascia tricolore. Sciacallaggio contro di me non si ferma neppure di fronte al valore della Memoria”. Con questo tweet al vetriolo, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, replica agli attacchi piovutigli addosso dopo aver disertato le celebrazioni in ricordo dei Martiri delle Fosse Ardeatine.

“Credo sia la prima volta nella storia della Repubblica, nata dalla Resistenza, che alla celebrazione in ricordo dei Martiri delle Fosse Ardeatine il sindaco di Roma sia assente. Con la giustificazione che sta sciando”, ha scritto su Facebook Marco Miccoli, deputato del Pd romano.

La sindaca che in questi giorni si trova all’Alpe di Siusi per trascorre una settimana bianca con la famiglia. Al suo posto il vicesindaco Luca Bergamo. “Davvero inaccettabili le parole degli esponenti del partito democratico. Usare come pretesto la cerimonia delle Fosse Ardeatine pur di attaccare la sindaca Raggi è qualcosa di non tollerabile, una palese mancanza di rispetto per la memoria di quel terribile eccidio”, ha commentato il capogruppo grillino al Campidoglio, Paolo Ferrara.

“Queste persone hanno invece preferito trarne argomento per cimentarsi in una gratuita polemica politica squallida e strumentale – aggiunge Ferrara – Sono loro forse ad aver dimenticato. Hanno dimenticato il rispetto dovuto a questa commemorazione”.

Mancava solo la Raggi. Alla cerimonia hanno partecipato davvero tutti, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente del Senato Pietro Grasso, passando per il vicepresidente della Camera Simone Baldelli, il ministro della Difesa Roberta Pinotti e i vertici delle forze armate.

Presenti anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il vice Massimiliano Smeriglio, il presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori, il vicesindaco di Roma Capitale Luca Bergamo, il vicesindaco della Città metropolitana Fabio Fucci, la presidente Ruth Dureghello e dal rabbino capo Riccardo Di Segni, nonché l’ambasciatore di Israele Ofer Sachs.