In manette sono finiti Antonio Serafino, Giuseppe Giaquinto, Vincenzo Caldararo, Giuliano Parisi, Andrea Rizzo, Giovanni Rizzo (domiciliari).
Le indagini hanno fatto luce sull’omicidio di Francesco Galeandro, ucciso mentre rientrava a casa a bordo della sua vettura. L’uomo cercò di sfuggire alla furia dei sicari, uscendo dalla macchina e rifugiandosi in un terreno, ma venne raggiunto è finito a colpi di arma da fuoco.
A settembre erano state arrestate tre persone: Vito Nicola Mandrillo, quale esecutore materiale dell’omicidio; Maurizio Agosta, quale mandante, e Giovanni Pernorio, quale favoreggiatore e custode delle armi. Ma le indagini dei carabinieri sono proseguite allo scopo di individuare il secondo killer, la cui esistenza era apparsa da subito assai verosimile, poiché Galeandro era caduto sotto il fuoco di una pistola cal.9×21, ma anche di munizioni cal.7.62 per Kalashnikov.
Secondo gli investigatori Agosta sarebbe stato ideatore, mandante e finanziatore dell’omicidio voluto per il controllo criminale di Pulsano. Egli insieme a Serafino, Caldararo, Giaquinto e Mandrillo, avrebbe organizzato il fatto di sangue con sopralluoghi e summit riservati, fornendo ai killer le armi utilizzate per l’omicidio.
Galeandro pare fosse diventato figura scomoda nella spartizione degli affari illeciti derivanti dallo spaccio di sostanze stupefacenti in Pulsano e comuni limitrofi, al punto da indurre Agosta a emettere l’ordine di eliminarlo.