Una bufera mediatica ha travolto il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, autore di una dichiarazione quantomeno discutibile.:“Durante la crisi dell’euro i Paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i Paesi più colpiti. Come socialdemocratico do molta importanza alla solidarietà, ma hai anche degli obblighi, non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuti”.
Alcuni deputati spagnoli gli hanno chiesto pubblicamente di scusarsi. Ma il presidente ha resistito, spiegando che è una questione che vale per tutti: “La regola che se vuoi solidarietà devi rispettare i vincoli e gli impegni, cosa che anche l’Olanda a volte non ha fatto”.
E la scia di proteste è arrivata sino in Italia dove i socialisti europei si chiedono se l’olandese sia ancora adatto al ruolo che ricopre mentre il M5S che ne chiede le dimissioni immediate. Duro il presidente del gruppo dei socialisti e democratici Gianni Pittella: “Non è la prima volta che Dijsselbloem esprime opinioni economiche e politiche che contraddicono la linea della famiglia progressista europea“.
“Ora con queste parole scioccanti e vergognose alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, è andato molto oltre usando argomentazioni discriminatorie contro i Paesi dell’Europa del Sud. Non ci sono scuse o ragioni per usare un tale linguaggio specialmente da uno che è dovrebbe essere progressista”, ha aggiunto.
“Mi chiedo davvero se una persona con queste convinzioni possa ancora essere considerato adatto a fare il presidente dell’Eurogruppo”, conclude Pittella. La verità è che l’olandese, ministro delle finanze uscente, resterà presidente dell’Eurogruppo fino a che non sarà formato il nuovo governo, che potrebbe impiegare parecchi mesi a nascere”.
Secondo l’ex premier Matteo Renzi, invece: “Gente come Jeroen Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se n’è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è, per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee”. Lo ha detto l’ex premier Matteo Renzi, attaccando il presidente dell’Eurogruppo per le sue dichiarazioni contro i Paesi del Sud Europa.
Il Movimento 5 Stelle incalza: “Jeroen Dijsselbloem deve immediatamente rassegnare le dimissioni da presidente dell’Eurogruppo. Le sue dichiarazioni sono gravi e vergognose. In questo modo semina odio e alimenta divisioni”. “È inaccettabile che il presidente (in carica dal 2013) dell’istituzione europea detentrice delle chiavi della moneta unica si esprima in questi termini. Il ministro Pier Carlo Padoan, che siede tra i banchi dell’Eurogruppo essendo ministro dell’Economia italiano, deve per una volta nella vita alzare la testa. Anche lui ha contribuito alla riconferma delle presidenza di questo falco spennato nel 2015: oggi ne prenda immediatamente le distanze nonostante sia un suo caro collega socialista”.
“La visione di Europa di Jeroen Dijsselbloem è ben evidente nelle politiche e nelle dinamiche di questa Unione: ovvero quelle di una presunta superiorità economica, morale e anche culturale degli Stati membri del Nord a danno di quelli del Sud”.