Tutti assolti “per non aver commesso il fatto” con formula dubitativa. Con questa sentenza, la I Corte d’assise d’appello ha ribaltato la precedente sentenza e assolto Vincenzo De Caro, Marco De Rosa e Stefano Fedeli dall’accusa di aver ucciso la guardia giurata Giuliano Colella, freddato da numerosi colpi di pistola nel marzo 2014 a Roma. I tre erano stati condannati all’ergastolo nel dicembre 2015 dalla III Corte d’assise di Roma.
Per i tre imputati è stato pronunciato anche l’ordine di scarcerazione, ma De Rosa e Fedeli restano in carcere perché detenuti per altri reati. Il 27 marzo 2014, in via Rocca Cencia, il conducente di un autobus vide scendere da un’autovettura una persona, poi colpita da alcuni colpi di pistola.
I militari identificarono in Giuliano Colella la vittima. Dall’esame del suo telefono e dalle dichiarazioni della moglie, le indagini furono indirizzate sull’imprenditore De Caro prima, e su De Rosa e Fedeli successivamente. Gli investigatori si convinsero che De Caro fosse il mandante e gli altri due gli esecutori materiali dell’omicidio.
Il movente fu fatto risalire alla pressante esigenza della famiglia di Colella di recuperare un credito vantato al fine di bloccare la vendita della casa di famiglia. Alla lettura del dispositivo, la madre della vittima ha avuto un leggero mancamento.