Roger Federer (dopo gli Australian Open) si ripete e vince il singolare maschile del torneo di Indian Wells, battendo in finale nel derby svizzero Stan Wawrinka, 2 set a zero (6-4 7-5 il punteggio) in 1 ora e 19 minuti.
Per Roger è il 25esimo Masters 1000 della carriera (il primo dopo Cincinnati 2015 – il quinto a Indian Wells), il 90esimo torneo vinto in carriera, ottenuto a quasi 36 anni (il più anziano di sempre a vincere un 1000).
Primo set rapidissimo (solo 29 minuti) e comunque equilibrato, che vede Federer imporsi leggermente nel numero dei vincenti (10 a 7) ma nettamente nel rendimento al servizio (solo 4 punti persi in totale). Wawrinka serve benissimo con la prima (15/17), ma riesce a racimolare solo 3 punti si 11 con la seconda, che lo tradisce al decimo gioco, dove sul set point Federer sfrutta la prima palla break dell’intero match.
Nel secondo set crolla la percentuale di prime dei due giocatori, ma Wawrinka si rifà subito con due ben vincenti e ottiene il break nel primo game, ma Federer risponde subito, va all’attacco e per 2 volte sfiora il controbreak immediato. Poi nel quarto game Stan sbaglia due volte con il rovescio e stavolta il controbreak arriva.
Wawrinka non incide con il rovescio, Federer gioca quasi esclusivamente in turni di battuta e si arriva così al 12esimo gioco: 6-5 Federer, serve Wawrinka che però continua sbagliare diu rovescio; si va ai vantaggi e Roger al primo match point chiude.
La vera grande sorpresa arriva dalla finale del singolare femminile, dove a imporsi è la testa di serie numero 14, Elena Vesnina, che vince il terzo torneo della carriera (a quasi 4 anni di distanza dal suo precedente successo: Eastbourne 2013 – su erba), imponendosi in una maratona di 3 ore contro la connazionale Svetlana Kuznetsova (numero 8 del mondo e favola della vigilia).
La Vesnina (da sempre grande specialista del doppio) si impone in rimonta con il punteggio di 6-7 7-5 6-4 in un match vissuto dalla due tenniste in continua altalena (ben 16 i break complessivi nell’arco dei tre set), con Kuznetsova che nel parziale decisivo vede crollare le proprie percentuali al servizio (solo 2 punti vinti su 12 con la seconda e 8 doppi falli nell’arco del match), mentre Vesnina mantiene costantemente il proprio rendimento intorno al 60-65% di punti vinti al servizio.