L’indagine ha ricostruito le dinamiche di tutti i casi. La giovane banda, da tempo, terrorizzava i commercianti tra via Arco di Travertino, via Menghini, via Appia Nuova e via Enea.
C’era una vera divisione dei compiti: chi pensava ad immobilizzare il negoziante, in più circostanze a picchiarlo, e chi si occupava a fare razzie di merce e del denaro contante nelle cassa.
Il più grande, un 19enne di origini argentine, indossava sempre un orecchino con ciondolo a croce, dettaglio importante ai fini del suo riconoscimento. Un romano e un ucraino, entrambi 18enni, sono gli altri due maggiorenni.