Primavera in anticipo di 24 ore. Quest’anno infatti l’equinozio primaverile si verifica il 20 marzo, alle 11.28 e non il 21 come avviene di solito. La colpa è da ricercare nel calendario gregoriano, un sistema imperfetto perchè non rappresenta esattamente l’anno siderale, ossia il periodo orbitale della Terra intorno al Sole, che corrisponde a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi. Questo fa sì che ogni anno l’quinozio cada sei ore più tardi.
Ecco la spiegazione data all’Ansa dallo studioso Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani. “Nel momento dell’equinozio il Sole nel suo moto apparente nel cielo, da Sud verso Nord lungo lo Zodiaco, si troverà all’incrocio tra equatore celeste ed eclittica, che è la proiezione nel cielo dell’orbita terrestre”.
Quanto dovremo aspettare affinchè l’quinozio di primavera si verifichi nuovamente il 21 marzo? “L’introduzione di un giorno ogni 4 anni nell’anno bisestile – continua Volpini – può far oscillare questa data anche di molte ore. Per tutto il secolo l’equinozio di primavera si verificherà il giorno 19 e 20 marzo e perchè accada di nuovo il 21 marzo bisognera’ aspettare il 2102”.