Il padre di Ziyed Ben Belgacem, il terrorista abbattuto all’aeroporto Orly di Parigi nella giornata di sabato 18 marzo, è stato rilasciato dalla polizia francese. Il padre dell’attentatore era stato fermato dalla polizia assieme al fratello dell’uomo, anche quest’ultimo poi rilasciato assieme al cugino, che aveva trascorso la notte precedente ai fatti con l’attentatore ma che si erano presentati spontaneamente alle forze dell’ordine.
I parenti di Ziyed hanno riferito di essere stati contattati da Ziyed dopo che aveva sparato a un agente di polizia a Nord di Parigi, prima di entrare in azione allo scalo di Orly: “Mio figlio non è mai stato un terrorista – ha detto il padre di Belgacem – non ha mai pregato e beveva alcol. E quello che è successo è stato fatto sotto l’effetto dell’alcol e della droga. Alla fine chi soffre sono io”.
Oggi l’autopsia sul corpo dell’attentatore che ha accertato l’assunzione di alcool e droghe prima del folle gesto (tasso di alcolemia di 0,93 grammi per litro di sangue e la presenza di cannabis e cocaina). Nel suo zaino, invece, è stata ritrovata anche una tanica di benzina, pronta a essere usata per commettere una strage.
Ziyed Ben Belgacem (39 anni, origini tunisine, pregiudicato già segnalato all’antiterrorismo francese – radicalizzatosi in carcere e in libertà vigilata da settembre dopo una condanna per furto con scasso) ha tentato di rubare il fucile a un’agente di polizia, minacciando i colleghi della donna di deporre le armi e di compiere un gesto suicida “in nome di Allah”, per poi essere abbattuto negli istanti successivi.