É in corso a Mosul un’operazione delle forze di sicurezza irachene, che ha circondato la Grande moschea nell’ovest della città, il luogo dove dove Abu Bakr Al-Baghdadi proclamò il califfato dell’Isis 3 anni fa.
Secondo quanto riferito dal capo della polizia federale irachena Raed Shaker Jawdat, i militari si trovano nei pressi del minareto al’Hadba (‘il gobbo’) e alla grande moschea di Nuri, situate nella Città Vecchia, ultima roccaforte dell’Isis a Mosul, la cui parte Est è tornata invece definitivamente sotto il pieno controllo dell’esercito iracheno (così come annunciato dal capo delle forze speciali antiterrorismo irachene, Talib Shaghati).
I militanti dello Stato islamico hanno risposto all’offensiva ingaggiando violenti scontri con le forze lealiste, che combattono “casa dopo casa” per avanzare lungo le strette vie della città, supportati da droni iracheni che monitorano i movimenti del nemico. La polizia federale irachena ha inoltre arrestato un esponente di spicco del califfato nel quartiere di Bab al Sijn: si tratta di Hossam Shiit al Jubouri, incaricato dell’ufficio di “vigilanza” (al Hisbah) dell’Isis.
Migliaia i civili sfuggiti al controllo dell’Isis e che ora approfittano dei combattimenti per lasciare la città e portarsi lontano dall’area sotto il controllo del califfato. “Le forze della polizia federale sono molto vicine alla liberazione del minareto di al Hadba, il secondo obiettivo strategico a Mosul ovest dopo aver assunto il controllo degli edifici amministrativi”, ha aggiunto Jawdat.