Sono partite le prime trentamila lettere per l’assegno di ricollocazione. Si tratta della fase sperimentale dello strumento messo a disposizione dal Jobs Act per i disoccupati alla ricerca di nuovo impiego.
Ad annunciarlo è stato il premier Paolo Gentiloni, precisando che “la prima tranche di lettere rappresenta il 10% del totale di quelle che verranno inviate a regime”.
Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato che “si tratta di uno strumento che non si sostituisce al reddito, ma è un incentivo per il futuro”, ha aggiunto.
“A pochi giorni dal quindicesimo anniversario del barbaro assassinio di Marco Biagi è doveroso ricordare il suo messaggio lungimirante sulle politiche attive del lavoro, che prevedono non solo la tutela dei posti di lavoro ma l’assistenza e l’accompagnamento del lavoratore da parte dello Stato”, ha proseguito il presidente del Consiglio.
Che cosa sono gli assegni di ricollocazione? Si tratta dei voucher di disoccupazione che serviranno a pagare corsi di formazione professionale organizzati dai Centri per l’Impiego, dalla Regione o dal Comune, al fine di agevolare il reinserimento del soggetto sul mercato del lavoro.
I soggetti per poter richiedere i voucher, devono aver fruito completamente dell’indennità di disoccupazione NASPI e rientrare in alcune particolari categorie.