Ore calde in casa Genoa, dove la contestazione dei tifosi ha spinto il patron Enrico Peziosi a un duro sfogo, in cui non ha escluso il suo addio al club a fine stagione, mentre la squadra è in ritiro a Milano per preparare la sfida contro il Milan ed “evitare” i tifosi.
“Siamo costretti a scappare da Genova per evitare questi signori – afferma Preziosi – che vengono a contestare e questo non lo accetto. Chiedo un favore ai tifosi: lasciate stare i giocatori, ricambierò il favore andandomene. Chiedo un armistizio. Il mio ciclo è finito ma per fare il passaggio ci vogliono tempi e modalità. Io faccio di tutto per il Genoa, non sanno i sacrifici che ho fatto in tutti questi anni. Appena raggiunta la salvezza metterò tutto in mano ad un advisor”.
Preziosi, intervistato da Tele Nord ha affermato: “Quando il Genoa vince è la squadra dei tifosi, quando il Genoa perde è la squadra di Preziosi. Non ho mai contestato le loro posizioni, sono liberi di farlo però questa è assurda. Sono per il confronto, affronto volentieri tutti. Come sempre quando ci sono dei problemi emergono i paladini del tifo. Dicono Preziosi vattene! Benissimo, io me ne vado in qualunque momento”.
Il patron aggiunge: “Faccio quello che posso e riconosco che non è sufficiente per le loro aspettative: però è sbagliato distruggere dieci anni di lavoro qui. Lasciate stare la squadra, Preziosi vi affronta, non ha paura di nessuno: io da parte mia sono pronto a fare non uno, ma mille passi indietro. Vogliono un presidente che ogni anno ci rimetta trenta, quaranta o cinquanta milioni? Lo trovino”.
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