La Corte di Giustizia europea ha stabilito che le aziende possono vietare ai propri dipendenti di indossare indumenti che siano ‘segni religiosi’ come, ad esempio, il velo islamico.
I giudici dovevano pronunziarsi su due ricorsi, uno del Belgio e uno della Francia, relativi alla possibilità di presentarsi al lavoro con il capo coperto in osservanza alla religione musulmana.
Uno è quello di una donna musulmana assunta come ingegnere progettista dalla Micropole, società di consulenza informatica 2008. Quando lavorava, a volte indossava un velo islamico che le copriva il capo. Ma quando uno dei clienti si è lamentato, l’azienda le ha chiesto di non metterlo più, la signora si è rifiutata ed è stata licenziata.
“Una regola interna che proibisca di indossare in modo visibile qualsiasi segno politico, filosofico o religioso non costituisce diretta discriminazione”, ha deliberato la Corte che ha stabilito, pertanto, la lecità del divieto di indossare il velo islamico sul posto di lavoro.