La Corte d’Appello di Torino ha confermato lo stato di adottabilità della bambina che era stata allontanata dalla coppia di “genitori-nonni” di Casale Monferrato (75 anni lui, 63 lei) a pochi mesi dalla sua nascita. I giudici hanno respinto il ricorso presentato dalla coppia.
Luigi Deambrosis e Gabriella Carsano si erano aggrappati a una speranza arrivata a giugno dello scorso anno. La Cassazione aveva dato ragione al ricorso straordinario fatto da marito e moglie, che da anni lottano per riavere la figlia, nata a Torino nel 2010 e dichiarata adottabile dalla stessa Suprema Corte nel 2013: i giudici avevano ritenuto i genitori troppo “anziani e sbadati“, confermando quanto deciso della Corte d’Appello l’anno precedente.
A giugno 2016, la “revocazione” della sentenza: la Cassazione ha stabilito che la legge non prevede limiti di età per “chi intende generare un figlio”, ritenendo la coppia capace e ricordando anche la loro assoluzione dall’accusa di abbandono di minore.
Si è dovuti così ripartire da un nuovo processo in Corte d’Appello, che ha confermato l’adottabilità della bambina.
Il caso era esploso proprio sulla presunzione dell’abbandono. Il Tribunale dei minori aveva deciso di togliere la piccola ai genitori, già tenuti d’occhio dai servizi sociali in seguito alla segnalazione dell’ospedale in cui era nata, dopo che, durante un trasloco, era rimasta per alcuni minuti in auto da sola, a un mese e mezzo di vita, nel cortile di casa. Dei vicini se ne erano accorti e avevano segnalato l’episodio, la coppia si era sempre difesa dalle accuse.