Il 5 aprile prossimo la prima sezione della Cassazione deciderà sull’istanza di revisione del processo presentata dai legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due coniugi condannati all’ergastolo per la strage di Erba. Secondo quanto riporta “Il Giorno”, i due sperano di far riaprire il caso puntando su reperti mai esaminati nell’inchiesta.
I difensori della coppia chiedono che venga annullata l’ordinanza con cui la Corte d’appello di Brescia ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa. In caso di esito positivo, dovrebbe poi toccare all’Appello bresciano, in quanto giudice di revisione, disporre l’incidente probatorio.
Il sostituto procuratore generale Massimo Galli ha depositato la sua requisitoria scritta giudicando fondato il ricorso. I legali della coppia vogliono portare all’incidente probatorio tutta una serie di tracce biologiche non rilevate nelle indagini: da alcune presenze pilifere sulla felpa del piccolo Youssef ai margini ungueali del bambino, mai analizzati.
E poi ancora le unghie delle altre tre vittime, non esaminate nella loro interezza, una macchia di sangue sul terrazzino di Raffaella, mozziconi di sigaretta e i giubbotti di Raffaella Castagna, Valeria Cherubini e Paola Galli.