Una ricerca condotta dalla NorthWestern University di Chicago e pubblicata sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience ha messo in evidenza i benefici di suoni “dolci”, come può essere lo scorrere dell’acqua, mentre si dorme.
L’effetto benefico dei cosiddetti “suoni rosa” è dovuto alla loro capacità di prolungare la fase del sonno profondo, quella più rigenerante per il cervello e durante la quale vengono “consolidati” i ricordi.
La durata media del sonno tende ad accorciarsi per tutti intorno alla mezza età: molto probabilmente è per questo motivo che le persone anziane hanno più difficoltà a ricordare le cose.
I risultati dei test svolti dai ricercatori hanno evidenziato che, dopo una notte di stimolazione acustica, i soggetti ricordano di gran lunga meglio liste di parole lette la sera prima. I punteggi ottenuti ai test di memoria risultano triplicati e a questo miglioramento corrisponde il prolungarsi della fase del sonno profondo.