È una sentenza “storica” quella del Tribunale per i minorenni di Firenze che ha accolto la richiesta di riconoscimento dell’adozione di due bambini, tra loro fratelli, pronunciata da parte di una Corte britannica a favore dei due papà. In Italia è la prima volta che viene riconosciuta l’adozione di minori all’estero da parte di una coppia di uomini.
È bene puntualizzare che non si tratta del diritto per una coppia omosessuale a una stepchild adoption, nella quale un partner adotta il figlio biologico dell’altro, ma di un’adozione comunemente intesa, in cui i figli non hanno alcun legame biologico con nessuno dei genitori adottanti.
Il tribunale ha riconosciuto “l’interesse superiore del minore” a conservare lo status di figlio. Il mancato riconoscimento in Italia del rapporto di filiazione esistente nel Regno Unito, secondo il Tribunale, determinerebbe una “incertezza giuridica” che pregiudicherebbe l’identità personale dei minori.
I due italiani si sono rivolti ad Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford. Il tribunale ha accolto integralmente le richieste dell’avvocato Susanna Lollini. La disposizione normativa prevede che l’adozione pronunciata dalla competente autorità di un Paese straniero ad istanza di cittadini italiani che dimostrino di avere soggiornato continuativamente nello stesso e di avervi avuto la residenza da almeno due anni, viene riconosciuta ad ogni effetto in Italia purché “conforme ai principi della Convezione dell’Aja 29 maggio 1993”.
Il Tribunale fiorentino ha quindi riconosciuto l’adozione di una bambina da parte di una seconda coppia gay. Si tratta di un italiano e un americano, che vivono a New York. I due hanno adottato una bimba che ora ha due anni e nove mesi e alla quale viene riconosciuto lo status di figlia e la cittadinanza italiana.