Matteo Renzi, ospite a ‘Porta a Porta’, discute del governo attuale, della vicenda Consip, dell’Europa.
In merito a quanto durerà il governo, l’ex premier ha ribadito che: “Con Gentiloni c’è pieno accordo e tutti siamo impegnati a sostenerlo. Il percorso della legislatura inoltre è previsto fino a febbraio 2018: fondamentale è passare questo anno non a parlarsi addosso ma a parlare di cose concrete. Giochiamo con la stessa maglia, nella stessa squadra del governo: l’importante è fare gol”.
Poi Renzi parla del possibile innalzamento dell’Iva e qui non è d’accordo con l’attuale governo. “Non voglio aumentare le tasse perché sarebbe un errore politico – dice -. È un errore politico oggi aumentare l’Iva in un momento come quello che stiamo vivendo”.
Vespa interroga Renzi sulla vicenda Consip che si intreccia con quella familiare. “Ci sono due dimensioni profondamente diverse – precisa -. Una è la dimensione del figlio, che quando vede il padre in difficoltà è umanamente preoccupato ed è anche molto lieto dei valori che la famiglia gli ha trasmesso. Ma dal punto di vista istituzionale io non entro minimamente nella questione delle indagini, non la giudico. Ho servito la bandiera del mio Paese – afferma. Io sto dalla parte dei giudici”.
Infine, un accenno ad un rivale delle prossime elezioni del segretario del Pd. “Non parlerò male degli altri, grande rispetto per Emiliano. Ma le sue parole sui vaccini un po’ mi hanno fatto male: non è stato chiaro come altri suoi colleghi” sull’obbligo dei vaccini.
“Non giochiamo sulla pelle della gente, su queste cose non si scherza. Litighiamo su tanti argomenti, sui vaccini per avere un voto in più si perde la faccia e la dignità del Pd”, ha quindi detto Renzi replicando a un post di Emiliano che nei giorni scorsi scriveva che nel “programma di governo della Regione Puglia non rientra la proposta di vietare l’accesso a scuola dei bambini che hanno scelto di non effettuare vaccinazioni obbligatorie“.