Procuravano lesioni a persone coinvolte in falsi incidenti per portarle al pronto soccorso e ottenere certificazioni mediche da allegare alle richieste di indennizzo. I carabinieri di Grazzanise hanno così arrestato 6 persone, 4 in carcere e 2 ai domiciliar.
La misura cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di compagnie assicurative, sequestro di persona, lesioni personali ed estorsione.
In manette sono finiti Carlo Bianco, Anthony Concu, Giulia De Felice, Martino De Carles, Mauro Simone, Franco Pistone. L’indagine ha mostrato come la banda avesse dei ‘picchiatori‘ armati di bastoni che erano incaricati di arrecare ferite e traumi ai falsi incidentati.
C’è anche un giovane handicappato di appena 22 anni tra le persone costrette a subire percosse dai “picchiatori” della banda di truffatori – sgominata oggi dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) – per ottenere risarcimenti dalle compagnie assicurative.
In un’occasione, nel 2015, il ragazzino fu vittima di un vero e proprio pestaggio a scopo di estorsione: gli fu chiesto di consegnare 400 euro, soldi che non poteva avere, e poi malmenato per punire la mancata corresponsione del denaro. Il giovane è stato vittima delle percosse e anche di sequestro di persona in due diverse occasioni.
E c’era anche chi era disponibile a prendere le botte, anche per poche decine di euro. Il tutto per simulare finti incidenti stradali. Tra le persone consenzienti ne figura una che addirittura è stata convinta a farsi procurare ferite particolarmente gravi per ottenere una prognosi di 30 giorni.
Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, in un’occasione i picchiatori, insoddisfatti dalla prognosi ottenuta nel pronto soccorso di un ospedale, hanno portato la vittima in un altro nosocomio per cercare di averne una più lunga.