Pagelle e voti mesti per il Bologna, che contro la Lazio dimostra confusione e poca qualità sia in attacco che in difesa (solo Helander si salva): le punte lavorano, ma risultano poco efficaci (nemmeno l’inserimento di Destro cambia le cose) e Mirante si ritrova a mantenere in piedi da solo una partita che poteva essere chiusa già dopo pochi minuti.
Prova cinica della Lazio, che graffia nel primo parziale per poi gestire e chiudere la gara nella ripresa: sempre sostanzioso l’apporto di Felipe Anderson in entrambe le fasi, mentre attenta e precisa la prova della difesa. Il voto più alto in pagella, però, non può che andare a Immobile, sempre più decisivo.
Bologna: Mirante 6; Krafth 5, Helander 6, Maietta 5, Oikonomou 5, Masina 5 (32′ s.t. Krejci); Nagy 6, Viviani 5.5 (31′ s.t. Pulgar 5.5), Dzemaili 6; Verdi 6 (17′ s.t. Destro 5.5); Petkovic 6. All. : Donadoni
I MIGLIORI DEL BOLOGNA
Petkovic: Sciupa una buona occasione, ma tutte le azioni (poche) del Bologna passano da lui. Tanto movimento per aprire gli spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, bravo a cercare di far salire la squadra. Nella ripresa, però, il suo apporto cala alla distanza e la coabitazione con Destro risulta complicata.
Mirante: Abbandonato a se stesso nel far ripartire l’azione nel primo tempo, quanto attento nel mantenere in piedi una partita che poteva essere già chiusa. Attento nel piazzamento, ottimi riflessi in diverse occasioni laziali. Sul gol non può nulla.
I PEGGIORI DEL BOLOGNA
Maietta: La difesa a 3 non sembra proprio essere il suo forte. Non riesce a trovare l’intesa e le giuste distanze con Helander e Oikonomou. In fase d’impostazione lui e is vuoi compagni esitano davvero troppo e il pubblico si spazientisce.
Krafth: In balia della corrente. I rossoblu subiscono tantissimo sul settore di destra, concedendo spesso il cross e ampi spazi per la corsa degli esterni; lo svedese poi in fase offensiva si vede pochissimo (qualche cross – sbagliato per giunta – ma niente di più). E Masina non può dire di aver fatto meglio….
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Lazio: Strakosha 6, Basta 6, De Vrij 6, Hoedt 6.5, Radu 6; Biglia 6.5 (9′ s.t. Murgia 6), Parolo 6, Milinkovic-Savic 7 (35′ s.t. Wallace 6); Lulic 6.5, Immobile 7.5, Felipe Anderson 6 (23′ s.t. Keita 5.5). All. : Inzaghi
I MIGLIORI DELLA LAZIO
Immobile: Cinico. Maietta manca completamente l’intervento, lui non si fa pregare e si iscrive subito a referto, sfiorando la doppietta dopo solo 2 minuti. Sempre più punto di riferimento dell’attacco biancoceleste.
Biglia: Ottima per l’argentino che “festeggia” però con un infortunio le 100 presenze con la Lazio. Abile nei lanci lunghi e combattivo nei contrasti; rischia tantissimo sulla palla persa nella propria trequarti a fine primo tempo. Petkovic grazia lui e la Lazio.
Milinkovic-Savic: Partita di grande sostanza e classe della mezzala biancoceleste, che vince nettamente il duello a contrasto con i suoi marcatori diretti e si rende protagonista di ottimi inserimenti, che nel primo tempo lo portano a sfiorare il gol. Sontuoso il pallone a servire Immobile per il gol del raddoppio.
I PEGGIORI DELLA LAZIO
Keita: In una serata quasi perfetta, il suo atteggiamento e il suo nervosismo sembra fuori luogo. Entra in campo e si strattona con Dzemaili, poi litiga con Mlinkovic (poco prima della sua sostituzione). Talento mostruoso e indiscutibile, che però ha bisogno di maggiore maturità.