Gentiloni: “Il mio governo non è provvisorio” |Per il premier il primo obiettivo è il lavoro

di Redazione

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Gentiloni: “Il mio governo non è provvisorio” |Per il premier il primo obiettivo è il lavoro

| domenica 05 Marzo 2017 - 19:21

Il premier Paolo Gentiloni è stato ospite oggi di una trasmissione tv su Raiuno e ha fatto il punto della situazione ssul suo governo.

“Serve un’agenda di riforme – ha detto – per eliminare l’idea di provvisorietà del governo. Le riforme non si sono fermate. I giovani e il lavoro sono le mie due priorità, prossimo obiettivo meno tasse sul lavoro. Il premier ha tenuto a puntualizzare che il suo governo è in continuità con quello di Renzi e ribadisce che resterà “finché avrò la fiducia”.

Il premier ha parlato della sfiducia che aleggia tra gli italiani e della crisi “la più grave dal dopoguerra”. “I giovani e il lavoro – ha detto – sono due cose che vanno insieme e a questo ci aggiungiamo il Mezzogiorno. Abbiamo fatto cose importanti sul piano del mercato del lavoro e questo ci ha consentito di avere 700mila posti stabili, e non sono pochi. Io ricordo campagne elettorali in cui si prometteva un milione di posti di lavoro; noi ne abbiamo fatti 700mila senza clamori, ma la disoccupazione giovanile è ancora alta, quello che manca è la capacità di far crescere a un ritmo diverso la nostra economia”.

Poi un accenno all’emergenza migranti e la volontà di “rendere un po’ più fluida la collaborazione tra le autorità centrali e gli enti locali perché noi ci dobbiamo rendere conto di una realtà: non lo cancelli con un improvviso colpo di bacchetta magica il flusso migratorio, lo puoi gestire e ridurre i numeri e l’illegalità quindi ma difficilmente si fa scomparire. Quindi si devono ridurre i numeri”.

Gentiloni viene interrogato anche sulla questione europea. “Da molte parti nel mondo l’Europa viene vista come un luogo di prosperità e welfare, noi negli ultimi anni l’abbiamo rovinata, penso però che siamo in grado di riprenderla in mano e mi auguro che a Roma, in occasione della celebrazione dei Trattati, ci sia una bella dichiarazione in cui si dica che senza Ue non andiamo lontani, diventiamo piccole patrie in lotta tra di loro”, ha detto.

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