L’incredibile vicenda che ha coinvolto una donna di 41 anni di Padova adesso finisce in mano agli inquirenti che vogliono vederci chiaro.
La donna, libero-professionista padovana, è stata respinta da 23 ospedali, dove si è recata per ottenere un’interruzione di gravidanza. E adesso scattano le verifiche dei carabinieri del Nas. La 41enne ieri aveva denunciato la vicenda: “Mi domando che senso abbia promuovere una legge per dare diritto di scelta e poi non si mette nessuno nelle condizioni di farlo. Lo trovo offensivo, inutilmente doloroso. Una struttura pubblica doveva darmi garanzia dell’applicazione della normativa”.
La donna ha contattato le strutture non solo di Padova, ma anche della provincia, fino a Rovigo, Verona, Bolzano e Trieste. Soltanto alla fine, con l’aiuto della Cgil, alla quale si è rivolta, è riuscita a trovare un ospedale che la facesse abortire.
I carabinieri del Nas adesso cercheranno di accertare le motivazioni e le circostanze per cui in così tante strutture della Sanità del Nord Est non sarebbe stato garantito regolarmente il diritto previsto dalla legge 194.