Concessa la grazia parziale di un anno di reclusione all’ex agente Cia, Sabrina De Sousa. La decisione è stata presa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come reso noto dal comunicato ufficiale del Quirinale. La donna era stata condannata, in concorso con altre persone, alla pena di sette anni di reclusione per il reato di sequestro di persona dell’Imam Abu Omar, avvenuto a Milano nel febbraio del 2003.
La decisione del presidente della Repubblica è stata presa sulla base dell’istruttoria e del parere favorevole del ministero della Giustizia. Rimane a carico della De Sousa una pena di tre anni di reclusione, termine che di per sé consente di richiedere le misure alternative al carcere.
Considerando anche la sospensione condizionale, il procuratore generale di Milano, Antonio Lamanna, subito dopo la firma della grazia da parte di Mattarella, ha già revocato l’ordine di esecuzione della pena emesso nei confronti dell’ex agente della Cia il 24 settembre 2012 e ha richiesto all’autorità di polizia l’immediata restituzione dell’ordine di esecuzione della pena “in quanto non più eseguibile”.
Adesso la donna potrà anche, se lo ritiene, tornare in Italia da cittadina libera senza la possibilità di finire in carcere. Il Quirinale ha così messo un punto ad un caso diplomatico con gli Usa che stava diventando spinoso. Soddisfazione è stata espressa dagli Usa. “Accogliamo con favore la decisione del presidente Mattarella in questo caso”, ha detto Mark Toner, portavoce pro tempore del Dipartimento di Stato Usa.