È aumentato dello 0,9% il Pil italiano nel 2016. Lo ha comunicato l’Istat, segnalando una leggera accelerazione rispetto al 2015, anno in cui l’economia è cresciuta ad un ritmo dello 0,8% (dato rivisto al rialzo dalla precedente stima di +0,7%). Lo 0,9% è superiore alle stime del governo.
Il rapporto deficit/Pil si è attestato nel 2016 al 2,4%, a fronte del 2,7% del 2015. Nel 2016 il Pil italiano è risalito in volume appena al di sopra del livello registrato nel 2000.
Il rapporto debito/Pil dell’Italia si è attestato nel 2016 al 132,6%, in aumento rispetto al 132,0% del 2015. Il dato è in linea con le stime del governo contenute nel Documento programmatico di bilancio dello scorso autunno.
Sempre l’Istat comunica che nel 2016 la spesa per consumi finali delle famiglie residenti in Italia è cresciuta in volume dell’1,3%, in rallentamento rispetto al +1,5% del 2015. I consumi di beni sono aumentati dell’1,8%, quella di servizi dell’1%. Gli aumenti più accentuati, in volume, riguardano la spesa per trasporti (5,3%), per alberghi e ristoranti (2,9%), per abitazione (1,3%) e per ricreazione e cultura (1,2%); la diminuzione più accentuata riguarda la spesa per beni e servizi vari (-0,9%).
La spesa delle Amministrazioni pubbliche ha registrato un aumento dello 0,6%, mentre quella delle Istituzioni sociali private (Isp) è cresciuta del 2,2%. Gli investimenti fissi lordi sono risultati la componente più dinamica della domanda, con un incremento del 2,9%, superiore a quello del 2015 (1,6%). In aumento gli investimenti in mezzi di trasporto (27,3%), macchinari e attrezzature (3,9%) e costruzioni (1,1%), mentre i prodotti della proprietà intellettuale sono scesi (-1,3%). L’export è aumentato del 2,4%, le importazioni del 2,9%.