Rimpianti. Roberto Mancini ripercorre gli ultimi mesi dell’Inter, vissuti da spettatore più o meno interessato, mesi in cui ha maturato una convinzione: i nerazzurri potevano vincere lo scudetto.
In un’intervista concessa a Sky Sport, Mancini ha affermato: “Questo poteva essere l’anno in cui potevamo lottare, facendo le cose come pensavo io chiaramente, con la Juventus, magari non avremmo vinto e saremmo arrivati secondi. Poteva essere un anno molto importante”.
Mancini ha lasciato l’Inter la scorsa estate all’improvviso, ma secondo l’ex tecnico nerazzurro senza strascichi: “Non è finita male, abbiamo optato per la rescissione consensuale del contratto perché non c’erano più le basi per lavorare tranquillamente e serenamente”.
E aggiunge: “Ci siamo trovati nel mezzo di una cessione del club e c’era abbastanza caos, mentre in quei momenti era fondamentale continuare a lavorare sul nostro progetto che l’anno primo ci aveva visto primi per 20 giornate; in quel momento non c’erano le basi per farlo”.
Poi uno sguardo tra passato e futuro: “La storia dell’Inter l’ha fatta la famiglia Moratti. Zhang ha le disponibilità economiche per investire, ma fare la storia non è così semplice. L’errore più grande? Forse è stato quello di mandare via Fassone che per tutti noi era un punto di riferimento”.