Manolo Gabbiadini a forza di gol pesanti sta conquistando il Southampton e l’avventura al Napoli è già dimenticata. Solo un super Ibrahimovic gli ha negato la gioia di vincere un trofeo a Wembley. Per questa volta, si deve “accontentare” della standing ovation che tutto lo stadio gli ha riservato all’uscita dal campo dopo aver realizzato una splendida doppietta.
Nel corso di un intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport”, Gabbiadini è tornato a parlare del suo rapporto con Sarri. Non sono mancate parole al veleno: “Sarri ha scelto d’intraprendere un’altra strada: punta sempre sugli stessi. Gli altri devono fare anticamera. C’è una linea ben marcata tra titolari e riserve. E’ una politica anche questa, ma è chiaro che chi resta fuori alla lunga non può essere contento”.
“Considero Sarri uno dei migliori allenatori in assoluto con i quali ho lavorato, ma con lui non è mai scoccata la scintilla. Per me la sincerità e i rapporti umani vengono prima di qualsiasi altra cosa. Mi piacciono le persone che ti dicono le cose in faccia. Per me è una regola di vita fondamentale: vale non solo nel calcio, ma anche nella sfera privata”.
Infine tornando a parlare della Coppa di Lega persa contro lo United, Gabbiadini ha spiegato cosa gli ha detto Mourinho: “Quando un personaggio come lui ti viene incontro, ti stringe la mano e ti dice “Sei stato bravissimo, hai segnato due gol da fenomeno”, senti qualcosa di particolare dentro di te. Mourinho è speciale, è carismatico”.