Non è andata giù al Napoli la direzione arbitrale della gara d’andata di Coppa Italia con la Juventus. Una situazione tale da spingere la dirigenza dei partenopei a rompere (almeno per stasera) il silenzio stampa e scagliarsi contro il direttore di gara (dopo le proteste di Sarri durante la gara), aizzando anche la protesta dei tifosi in rete e sui social.
Affidato al ds Giuntoli lo sfogo della società ai microfoni di Rai Sport: “Non abbiamo deciso di interrompere silenzio stampa – precisa – , ho deciso di intervenire per fare i complimenti ai ragazzi, che hanno fatto una partita bellissima. Stasera si esce sconfitti da decisioni non discutibili, ma vergognose che fanno male al calcio italiano”.
Una tesi sostenuta anche da Reina, scelto in rappresentazione del gruppo dei giocatori: “Il risultato cambia solo per le decisioni arbitrali. Il rigore su Cuadrado? Che faccio, sparisco? Se prendo la palla prendo la palla, non è rigore. È inesistente. Poi si parla poco del rigore su Albiol, è più rigore questo dell’altro. Sono incazzato. Questa sera il risultato è stato deciso dagli errori arbitrali, lo ha visto tutta l’Italia”.
Una situazione resa ancor più surreale dal fatto che la protesta si è spostata poi anche contro la Rai, con un tweet polemico del club che invita i tifosi a seguire le partite senza audio, “boicottando” il commento del broadcaster dell’evento, che ha subito risposto all’accusa: “Il tweet del Napoli è inaccettabile. Un tweet che va contro la passione dei lavoratori. Questo tweet lo può fare un tifoso, ma non una società, che se ne assume la responsabilità”, questa la replica della Rai attraverso il giornalista Marco Mazzocchi.