(G.M. – Il Leicester si traveste da Real Madrid e seppellisce il Liverpool con una prestazione da veri campioni d’Inghilterra. Il tutto dopo 5 sconfitte consecutive e soprattutto dopo l’esonero di Claudio Ranieri, protagonista della più bella storia del calcio inglese. Non ce ne vogliano i giocatori, ma questo 3-1 è la “firma” di un tradimento. E Ranieri non lo meritava).
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Il Leicester dopo l’esonero di Ranieri gioca la partita della vita, batte il Liverpool (terza sconfitta nelle ultime 5 di campionato) per 3-1 e lascia la il terzultimo posto della classifica portandosi a 24 punti (a pari punti con lo Swansea e a +2 su Middlesbrough e Crystal Palace, rivali per la corsa salvezza).
Nel primo tempo, gli uomini di Klopp subiscono senza reagire le azioni delle Foxes (guidate dall’ex vice di Ranieri, Shakespeare), che al 28′ trovano il gol del vantaggio con Jamie Vardy, raddoppiato al 39′ dalla rete di Drinkwater. Il dominio del Leicester prosegue anche in avvio di ripresa e Vardy firma la propria doppietta su assist di Fuchs.
Al 65′ poi il momento per Ranieri: il pubblico si alza il piede accende le luci dei propri cellulari e celebra il proprio manager, segno di una riconoscenza che da parte dei tifosi non manca e mai mancherà. Solo sul 3-0 il Liverpool reagisce: dentro Moreno e Origi e al 68′ Coutinho, accorcia le distanze per i reds che poi sfiora il gol di testa con Firmino e con il tiro dal limite di Coutinho negli ultimi 10 minuti.
Le speranze del Liverpool (orgoglio a parte) si fermano qui: il Leicester gioca con carattere e grinta lotta su ogni pallone fino all’ultimo istante, terminando la gara quasi allo stremo, ma conquista una bella vittoria in ottica salvezza. Una grinta che non si vedeva da tempo… e a pensare male a volte ci si azzecca.