Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è stata la protagonista dell’ intervista della domenica del programma “In Mezz’ora”, in cui ha spaziato dal tema Roma Capitale e il recente accordo sul nuovo stadio, ma anche volgendo lo sguardo alle prossime amministrative.
Diversi i dubbi di Giorgia Meloni in merito all’accoro sottoscritto da AS Roma e M5S: “Ho sempre detto che ero favorevole allo stadio della Roma, come a quello della Lazio. Su Tor di Valle pendeva il giudizio sulla validità del terreno. Io non ho capito: su quel terreno si può costruire o no? Io sono consigliere comunale, eppure non ho mai visto il progetto su cui ha lavorato il sindaco; alla fine è stata una decisione di Beppe Grillo”.
Sul governo della Capitale afferma: “Spero che il M5S governi a Roma, mi ha fatto sorridere sentire Di Battista dire ‘noi stiamo facendo esperienza’. Non penso che si debba fare il tirocinio da sindaco di Roma, il tirocinio lo fai da consigliere, altrimenti si butta una città in ginocchio. M5S pensava di fare la rivoluzione e poi quando si sono ritrovati nelle Aule sono caduti nei tipici errori della politica politicante. Non scorderò mai i bastoni tra le ruote che mi hanno messo sulla proposta contro le pensioni d’oro solo perché non erano loro a proporle”.
Infine lancia il proprio appello ad un centrodestra compatto alle prossime elezioni: “Sono ottimista che ampi pezzi di centrodestra siano disponibili a presentarsi su una proposta chiara, con una norma antinciucio: bisogna darsi delle regole, idee chiare, metodi chiari per la selezioni della classe dirigente. Alle amministrative vorrei si facesse questo tentativo. Il centrodestra se presenta una proposta seria e credibile, non un’ammucchiata, che mette al centro i temi della sovranità può vincere le prossime elezioni. Primarie il 9 aprile (come proposto da Salvini, ndr.)? Viene molto difficile”.