Papa Francesco: “Accogliete chi convive” | È il nuovo invito del Pontefice ai parroci

di Egidio Villa

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Papa Francesco: “Accogliete chi convive” | È il nuovo invito del Pontefice ai parroci

| sabato 25 Febbraio 2017 - 13:42

Papa Francesco ha lanciato un nuovo appello in occasione dell’udienza al corso di formazione per i parroci sul nuovo processo matrimoniale: “Dobbiamo accogliere quei giovani che preferiscono convivere senza sposarsi”. Quelli che scelgono la convivenza “sono tra i poveri e i piccoli, verso i quali la Chiesa, sulle orme del suo Maestro e Signore, vuole essere madre che non abbandona ma che si avvicina e si prende cura”.

“Fatevi prossimi, con lo stile proprio del Vangelo, nell’incontro e nell’accoglienza di quei giovani – prosegue il Santo Padre – Anche queste persone sono amate dal cuore di Cristo. Abbiate verso di loro uno sguardo di tenerezza e di compassione. Questa cura degli ultimi, proprio perché emana dal Vangelo, è parte essenziale della vostra opera di promozione e difesa del Sacramento del matrimonio. La parrocchia è infatti il luogo per antonomasia della salus animarum“.

Accogliere senza distinzioni: “I parroci siano con le famiglie ferite. Unioni celebrate in Cristo, unioni di fatto, unioni civili, unioni fallite, famiglie e giovani felici e infelici. Di ogni persona e di ogni situazione voi siete chiamati ad essere compagni di viaggio per testimoniare e sostenere”.

Il pontefice ricorda ai suoi pastori che loro sono i “primi interlocutori sia dei giovani che desiderano formare una nuova famiglia, che dei coniugi in crisi, con seri problemi di relazione”. La loro prima “premura è testimoniare la grazia del sacramento del matrimonio e il bene primordiale della famiglia”, aiutando le coppie “a vivere nelle luci e nelle ombre”.

Ma i preti sono anche chiamati a “sostenere quanti si sono resi conto del fatto che la loro unione non è un vero matrimonio sacramentale e vogliono uscire da questa situazione: siano visti non come esperti di atti burocratici, ma come fratelli in ascolto e comprensione“.

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