Secondo quanto reso noto dal capo della polizia malese Khalid Abu Bakar, ad uccidere Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano, sarebbe stato un gas nervino noto come VX. L’uomo è stato aggredito mentre si trovava all’aeroporto di Kuala Lumpur.
Le due donne arrestate nei giorni scorsi avrebbero spruzzato l’agente chimico in faccia a Kim. La presenza del VX, classificata dalle Nazioni Unite come arma di distruzione di massa, è stata rilevata nei tamponi fatti agli occhi ed al volto dell’uomo.
Secondo la polizia, una delle donne arrestate per l’omicidio avrebbe subito lei stessa le conseguenze dell’attacco con il gas nervino, sentendosi male e vomitando.
Pericolo per i passeggeri in transito all’aeroporto? “Non lo so, non sono un esperto. Porteremo degli esperti lì e ripuliremo l’area e vedremo se c’è ancora qualcosa di radioattivo”.
Khalid ha quindi riferito che si sta indagando per accertare come sia stato procurato il VX e per risalire ad altre sette persone, tutti nordcoreani, che sarebbero collegate all’attacco.
Al momento sono state arrestate due donne, una vietnamita ed una indonesiana, ed un nordcoreano, tra i quali il secondo segretario dell’ambasciata di Pyongyang a Kuala Lumpur e un dipendente della compagnia aerea Air Koryo.
E ieri la polizia ha chiesto all’Interpol di diramare un allerta per quattro nordcoreani che hanno lasciato la Malesia il giorno della morte di Kim.