L’Istat ha diffuso i dati relativi alle vendite nel 2016 e la fotografia non è certo delle più rosee. Nel complesso, le vendite del commercio al dettaglio sono rimaste ‘sostanzialmente stabili’, con una crescita dello 0,1% rispetto al 2015. In volume c’è stato invece un calo dello 0,3%.
Da un lato, sono aumentati gli acquisti nelle imprese di maggiore dimensione (+1,2% in valore per quelle da sei a 49 addetti e +0,9 per quelle con almeno 50 addetti) dall’altro, sono diminuiti ancora nelle imprese più piccole, che hanno visto una flessione dell’1,8%.
All’interno della grande distribuzione, rimangono sempre in testa i discount alimentari (+2%) e i grandi esercizi specializzati in prodotti non alimentari (+1,7%). Sono cresciuti molto di meno i supermercati (+0,2%) e gli ipermercati hanno registrato una flessione dello 0,5%.
Gli acquisti alimentari sono aumentati dello 0,1% in valore e calati dello 0,1% in volume mentre quelli non alimentari sono rimesti invariati in valore e hanno perso lo 0,6% in volume.