Paolo Cipriani, ex direttore generale dello Ior, e il suo vice, Massimo Tulli, sono stati condannati a quattro mesi e dieci giorni di reclusione a conclusione del processo sulle presunte omissioni legate ad operazioni ritenute sospette.
Lo ha deciso il tribunale di Roma. Gli ex vertici della banca sono stati assolti per i presunti illeciti legati alla movimentazione di 23 milioni da una filiale del Credito Artigiano alla Banca del Fucino (3 milioni) e alla Jp Morgan Frankfurt (20 milioni).
Questa somma di denaro fu temporaneamente posto sotto sequestro e poi restituito all’Istituto Opere di Religione nel giugno del 2011.
A Cipriani e Tulli sono state concesse la sospensione della pena e le attenuanti generiche. Nell’udienza del 20 gennaio scorso, il pm Stefano Rocco Fava aveva sollecitato la condanna di Cipriani a un anno di reclusione e quella di Tulli a dieci mesi.