Sarà una giornata caotica negli aeroporti italiani a causa dello sciopero indetto per oggi e non revocato in extremis, così come si ipotizzava, da parte del personale Alitalia.
I lavoratori incroceranno le braccia dalle 14 alle 18. Lo sciopero riguarda Alitalia, le aziende di gestione aeroportuale e di handling, il personale di terra compagnie aeree straniere”.
La Sea ha infatti comunicato che “a causa dello sciopero nazionale generale di Alitalia, che avrà luogo il 23 febbraio, i voli programmati negli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa potranno subire ritardi e/o cancellazioni”. I voli saranno garantiti nelle fasce orarie 7-10 e 18-21.
A questo bisogna aggiungere lo sciopero di 24 ore di piloti e assistenti di volo proclamato da Anpac e Anpav e dall’Usb Lavoro Privato. Per far fronte alla protesta, la compagnia ha cancellato il 60% dei voli programmati sia nazionali che internazionali, e attivato un piano straordinario che ha permesso di riproteggere oltre il 90% dei passeggeri coinvolti. Anche EasyJet ha fatto sapere di aver adottato una serie di misure operative per minimizzare l’impatto sui passeggeri.
Ieri i sindacati non si sono presentati al confronto con l’azienda per riprendere la trattativa sul nuovo contratto di Alitalia. Al momento la compagnia è in regime di ultra-attività (scaduto lo scorso 31 dicembre) e il management della compagnia vuole un deciso taglio dei salari del personale navigante e di terra.
Si parla di un 20% secco che servirebbe per presentare agli azionisti un piano industriale valido e sicuro.
Il tavolo delle trattative riprenderà venerdì: Assareo ha convocato i sindacati che hanno risposto che saranno presenti solo se da parte dell’azienda non ci sarà un ultimatum.