Un blitz dei carabinieri di Battipaglia condotto nella località dei Picentini, nel Salernitano, ha portato all’esecuzione di 14 arresti, di cui 13 in carcere e una ai domiciliari.
I reati contestati sono: associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. concorso in attentato contro i diritti politici del cittadino, violenza privata e danneggiamento.
I provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Salerno colpiscono reggenti e referenti di zona ed affiliati del clan Pecoraro-Renna. Questi i nomi degli arrestati finiti in carcere: Enrico Bisogni, Sergio Bisogni, Francesco Mogavero, Maurizio De Martino, Sergio Rainone, Domenico Junior Vacchiano, Gioacchino Verderame, Antonio Fella, Vincenzo Caiafa, Emanuele Sessa, Francesco Sessa, Francesco Altieri, Antonino Madonna.
Agli arresti domiciliari è finito Marcello Perrotta, mentre per Teresa Scalea è scattata la misura interdittiva del divieto di assumere incarichi direttivi presso le persone giuridiche e le imprese per 1 anno.
Tra gli arrestati c’è anche un consigliere comunale del Comune di Pontecagnano Faiano. Si tratta di Antonio Anastasio, il primo dei non eletti alle ultime elezioni provinciali. È accusa di attentato contro i diritti politici del cittadino e violenza privata con l’aggravante articolo 7.
Coinvolta nell’inchiesta anche una seconda persona che è stata condotta agli arresti domiciliari, accusata di truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica. I due avrebbero avuto in modo non lecito 250mila euro di fondi europei tramite la regione Campania per la realizzazione di un impianto.