Dopo gli scontri di piazza e la mediazione-fiume in Ministero, la dura protesta dei tassisti arriva al capolinea: “Entro 30 giorni il governo si impegna a emanare un decreto ministeriale che regoli gli Ncc e scavalchi l’emendamento Lanzillotta“, ha assicurato un rappresentante del tavolo sindacale uscito dall’incontro con il ministro Delrio.
“L’accordo prevede la sospensione immediata di ogni forma di protesta e la ripresa del servizio”. Il ministro Delrio ha proposto l’apertura del tavolo sul riordino del settore a partire da oggi. Ha quindi precisato che la legge 21/92 resta in vigore così come il 29 1 quater, che regolamenta il settore degli NCC.
Nicola Di Giacobbe di Unica Taxi Cgil ha detto: “Abbiamo fatto dei passi avanti e creato le premesse per riparare ai danni fatti dalla Lanzillotta”, ha detto Di Giacobbe commentando l’incontro al ministero. “Ora sospendere la protesta e riprendere il servizio taxi. Decreto di riordino del settore pronto in un mese”, ha quindi scritto su Twitter il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Intanto la maggioranza delle sigle sindacali che rappresentano i tassisti ha approvato l’accordo sostanzialmente all’unanimità (tre contrari su 400 delegati). Federtaxi, Ugl e Usb, invece, stanno facendo una valutazione tecnico-normativa con l’assistenza di un legale.
“Il tavolo di confronto serve proprio per discutere delle questioni di merito e cercare un punto di equilibrio, premesso che una regolamentazione risoluta del settore è indispensabile”, ha detto il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini. “Le norme che regolano il sistema risalgono a una ventina di anni fa mentre nel frattempo è cambiato il mondo della mobilità. Il mercato in parte si è già aperto, ma in maniera distonica rispetto alle norme in vigore e questo dimostra che c’è bisogno di una nuova regolamentazione, che possa sì favorire la creazione di posti di lavoro, ma regolari e non abusivi”.
Il corteo è andato in scena proprio in concomitanza con l’inizio della discussione alla Camera del Milleproroghe, già passato al Senato, ma che non sarà modificato. L’incontro tra i sindacati e il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio è durato oltre quattro ore. Presenti anche il viceministro Riccardo Nencini e la sottosegretaria Simona Vicari. Tra le categorie: Unica Taxi Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Fast Taxi Italia, Usb taxi, Unimpresa, Satam, Tam Acai, Uri Taxi, Legacoop, Claai, Confartigianato Trasporti,Casartigiani, Cna Fita, Confcommercio, Confcooperative e Mit movimento italiano tassisti.
Oggi il voto sulla questione di fiducia alla Camera: le dichiarazioni di voto cominceranno alle ore 16,30 e la prima ‘chiama’ per appello nominale inizierà alle ore 18. Secondo quanto stabilito dai capigruppo, giovedì a partire dalle ore 9 si passerà agli ordini del giorno, alle ore 11 ci saranno le dichiarazioni di voto e alle ore 13 il voto finale.
Giornata di scontri ieri per le vie di Roma. Dopo un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine, i tassisti e gli ambulanti (scesi in piazza contro la Bolkenstein) che manifestavano davanti alla sede del Pd sono stati caricati dalle forze dell’ordine. I manifestanti si sono dispersi nelle vie limitrofe verso via del Tritone. Alla carica hanno nuovamente reagito con un altro fitto lancio di oggetti, comprese bottiglie di vetro. Negli scontri è rimasta ferita una persona anziana, soccorsa dal 118.
Tra i feriti vi sono 4 poliziotti e 3 manifestanti, due dei quali sono stati trasportati in codice giallo all’ospedale San Giovanni per trauma cranico, mentre altre persone sono state medicate sul posto. I manifestanti disperdendosi hanno rovesciato vasi, tavolini e sedie di alcuni locali.
In tutto sono quattro i fermati per i disordini. Tra loro anche due appartenenti a Forza Nuova tra cui il leader romano Giuliano Castellino. Bloccato anche l’autore del lancio della bomba carta in via Aquiro, nei pressi di Montecitorio, che ha danneggiato alcuni vetri. Al vaglio c’è anche la posizione di un uomo immortalato con il tirapugni durante i disordini davanti al Pd.
“Lancio un appello – ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi – affinché il servizio torni al più presto alla normalità. Al contempo invito tutti voi ad evitare episodi vergognosi come le minacce a chi vuole lavorare: sono comportamenti che non si addicono ad una categoria che svolge ogni giorno un servizio prezioso per la città”.
La Questura aveva predisposto un piano di vigilanza che era scattato fin dalle prime ore del mattino e prevede un capillare presidio delle aree del centro storico e di quelle adiacenti ai palazzi istituzionali. Tante le persone giunte nella Capitale: da Napoli, Milano e Genova. La protesta è contro l’emendamento Lanzillotta che, secondo i manifestanti, favorisce Uber e i noleggiatori con licenza rilasciata dai Comuni fuori Roma. Accanto ai tassisti anche gli Ncc romani che si ritengono danneggiati dai colleghi accusati di lavorare nella Capitale pur avendo l’obbligo di partire dalle rimesse oltre Raccordo anulare.
“Siamo vicini ai tassisti che da giorni stanno manifestando il loro malcontento. Oggi sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire ‘no’ ad una riforma che non vogliamo. Per questo siamo al loro fianco”. Si legge nel primo testo scritto dal sindaco di Roma Virginia Raggi.
Il primo cittadino era andata in piazza Venezia a incontrare alcuni tassisti. “L’emendamento Lanzillotta-Cociancich al decreto Milleproroghe causerebbe effetti negativi sul ‘trasporto pubblico non di linea’ perché porterebbe a una vera e propria liberalizzazione degli NCC, i noleggi con conducenti, che non sarebbero più vincolati al rispetto della territorialità – ha detto -. Ci auguriamo che il provvedimento sia rivisto.
Foto da Twitter.
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Non ci sono parole, la violenza non risolve mai nulla