Una banda accusata di aver messo a segno furti e rapine ai danni di cittadini cinesi di Prato è stata sgominata dalla Squadra Mobile. In tutto sono sette le persone di nazionalità marocchina finite in carcere. Due di loro erano già detenuti in carcere per altri reati.
Secondo quanto reso noto dalla polizia, le indagini sono cominciate quando gli agenti hanno visto uscire da un negozio di ‘compro oro’ un marocchino già noto per aver commesso altri reati. Dopo aver notato gli agenti l’uomo è fuggito, così da insospettire le forze dell’ordine.
Nel registro erano riportate vendite di oggetti di valore per circa 7 mila euro a suo nome negli ultimi mesi. Dallo stesso registro è emerso che altri nordafricani avevano portato oggetti in vendita per cifre molto alte, superiori a 5mila euro ciascuno.
La polizia ha così incrociato i dati delle denunce con gli oggetti ritrovati ed ha sottoposto le foto dei sospettati alle vittime delle rapine. I riscontri hanno consentito al pubblico ministero Egidio Celano di richiedere le misure cautelari concesse dal giudice per le indagini preliminari Costanza Comunale.
Stando alla merce ritrovata nei ‘compro oro’ si ritiene che il numero di vittime sia superiore a quello delle persone che si sono presentate a fare denuncia. Il questore Paolo Rossi ha elogiato il lavoro della Squadra mobile e delle Volanti e si è detto compiaciuto della collaborazione ricevuta dalla comunità cinese.
“Quella portata a termine la notte scorsa è un’operazione di indagine di grande importanza, che dà risposte chiare su uno dei nodi delicati della sicurezza, e per questo voglio esprimere le mie congratulazioni alla Questura e alla Procura di Prato“, ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni complimentandosi con le forze dell’ordine.