Potrebbe ancora salire il bilancio di un violento attentato avvenuto in un mercato a Mogadiscio, in Somalia, questo pomeriggio. Al momento le vittime sono 35, mentre 40 persone sono rimaste ferite nell’esplosione di una autobomba nei pressi del popolare mercato Kawo-Godey, nel quartiere di Wadajir.
Tra le vittime, non solo soldati, ma anche molti civili. Il nuovo presidente somalo, Mohamed Abdullah Farmajo, nell’esprimere la sua condanna ha chiesto “unità” contro la “barbarie” degli estremisti islamici Al Shabab. La milizia islamica aveva avvertito che avrebbe continuato i suoi attentati anche dopo l’elezione dell’ex premier a presidente.
Lo scorso giovedì due bambini erano morti per il lancio di vari proiettili di mortaio nelle immediate vicinanze del palazzo presidenziale. Negli ultimi mesi, i terroristi hanno preso di mira le basi militari della missione dell’Unione Africana in Somalia (Amisom), che hanno causato la morte di centinaia di soldati.
Secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite, gli Al Shabab – filiale di al-Qaeda in Somalia che lotta per instaurare uno Stato islamico – hanno ancora la capacità di effettuare azioni in grande scala tanto dentro che fuori la Somalia e la situazione della sicurezza nel Paese africano “non è migliorata“.