Durissimo attacco del New York Times a Donald Trump: nell’editoriale odierno, il quotidiano si scaglia contro il presidente degli Stati Uniti e l’operato della Casa Bianca in queste prime settimane di mandato.
Un estratto: “Con un tocco di disperazione il presidente Trump ha insistito sul fatto di essere l’unico a poter risolvere le cose. Quello che finora l’America ha visto è un’inetta Casa Bianca guidata da un ‘celebrity apprentice’ (il riferimento è al reality televisivo “The Apprentice” di cui lui è protagonista, ndr.). Non ha ereditato un caos da Obama, ma un Paese che si è ripreso dalla recessione”.
Stizzita la reazione di Donald Trump che via Twitter punta contro tutti i principali network americani: “non credete alle notizie false dei media mainstream. Ho ereditato un macello e sto cercando di sistemarlo”.
Don’t believe the main stream (fake news) media.The White House is running VERY WELL. I inherited a MESS and am in the process of fixing it.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 18 febbraio 2017
Il Wall Street Journal ha invece anticipato alcune delle misure del prossimo Muslim Ban – bis, poi confermate dal segretario alla Sicurezza, John Kelly (che la finisce “a prova di giudice”): dal provvedimento sarebbero escluse le “green card” (i titolari del permesso di soggiorno) nonché gli stranieri in transito per motivi turistici o per soggiorni di breve periodo, ma rimarranno invariate le misure contro i cittadini di Siria, Iraq, Iran, Yemen Libia, Somalia e Sudan (seppur in forma temporanea)
Prosegue, invece, la protesta al confine tra Stati Uniti e Messico con un vero e proprio muro umano che si fa’ sempre più folto a Ciudad Juarez, tra Tijuana e San Diego al grido di “nessun essere umano è illegale”.
Le grane per il presidente degli Stati Uniti però non terminano qui: il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer ha smentito e giudicato “falso al 100%” il report della Associated Press, che dopo aver visionato un documento ufficiale stima in oltre 100 mila le unità che sarebbero state schierate dalla Guardia Nazionale per stanare gli immigrati irregolari nel Paese: “Non c’è assolutamente alcuno sforzo per radunare, usare la National Guard per prendere gli immigrati illegali”
Ancora incerta anche la successione a segretario per la sicurezza nazionale, incarico lasciato vacante da Mike Flynn: secondo i media americani infatti, dopo Robert Harward, anche l’ex capo della Cia David Petraeus avrebbe rifiutato l’incarico.
Polemica inoltre per le spese addebitate ai contribuenti per il presidente, i figli e la moglie Melania: ad appena un mese dall’insediamento, il conto per spostamenti (vitto, alloggio e sicurezza esclusi), verso la residenza di Mar-a-Lago a Palm Beach in Florida è già di 10 milioni di dollari.