La Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, in merito alla mega discarica dei veleni della Montedison di Bussi sul Tirino (Pescara), ha ribaltato la prima sentenza di due anni fa della Corte d’Assise di Chieti, dove il reato non era stato riconosciuto. Sono dieci le persone condannate.
Per la Corte d’Appello c’è “avvelenamento colposo delle acque”. Nella sentenza la Corte ha anche riconosciuto la sussistenza di alcune aggravanti in merito al reato del disastro colposo.
In merito al reato di disastro colposo la Corte aquilana, nel riconoscere le aggravanti nei confronti di alcuni imputati, ha interrotto la prescrizione del reato. La sostanziale modifica della sentenza di primo grado ha prodotto risarcimento danni e provvisionali a carico degli imputati quantificati in milioni di euro.
Si tratta di 3,7 milioni di euro così ripartiti: 2,705 milioni di provvisionali e 592mila euro che con gli oneri arriveranno a un milione di spese legali.
Dei 19 imputati uno, Vincenzo Santamato, che si occupava di sicurezza ambientale in Ausimont, è deceduto, come ha comunicato alla Corte il suo difensore l’avvocato Alecci del foro di Milano.