Continuano le indagini sulla morte del Kim Jong-nam, fratellastro del dittatore nordcoreano Kim Jong-un.
La polizia malese ha arrestato una seconda donna che ha un passaporto indonesiano, mentre quella arrestata mercoledì ne aveva uno vietnamita.
Al momento non c’è certezza sulle cause del decesso, neanche l’autopsia ha chiarito i dubbi. Secondo i media malesi, il veleno usato sarebbe “più forte del cianuro”.
La donna finita in manette è la 25enne Sti Aishah. Potrebbe trattarsi di una delle due persone che lunedì hanno aggredito la vittima nella hall delle partenze dell’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur: una gli avrebbe messo un fazzoletto sul volto, l’altra gli avrebbe spruzzato un liquido poi rivelatosi letale.
Secondo responsabili dei servizi segreti sudcoreani, Kim sarebbe stato avvelenato da agenti nordcoreani mentre si apprestava a prendere un aereo per Macao, regione amministrativa della Cina dove si trovava da diversi anni in esilio.