Undici persone sono state arrestate dalla Polizia di Potenza e una è finita ai domiciliari. Si tratta di alcuni funzionari pubblici e di diversi imprenditori e professionisti che, come dicono gli inquirenti, “facevano parte di un’organizzazione dedita alla spartizione collaudata di diversi bandi di gara predisposti dall’EIPLI di Bari (Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia, ente pubblico non economico vigilato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali), alla turbata libertà degli incanti, alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, alla corruzione, all’induzione indebita a dare o promettere denaro o utilità, alla truffa aggravata, all’abuso d’ufficio ed al falso in atto pubblico”.
L’operazione ha interessato le province di Potenza, Parma, Matera e Bat. Diverse le perquisizioni effettuate. Secondo l’accusa, gli indagati avevano dato vita ad una “rete collusiva tendente alla spartizione collaudata di diversi bandi di gara dell’Ente irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia”.
La “rete” voleva “prendere in mano” l’Ente irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia (Eipli) che ha competenza su oltre tre milioni di ettari di territorio, in tre regioni – alcune delle undici persone arrestate stamani dalla Polizia nell’ambito di un’inchiesta sulla spartizione di bandi di gara dello stesso Eipli condotta dalla Procura della Repubblica di Potenza.
In carcere sono finiti: Giuliano Antonio Cerverizzo e Gaetano Di Noia. Agli arresti domiciliari: Fabio Guarino, Gerardo Palazzo, Giuseppe Chiodetti, Graziano Cosentino, Antonio Bisceglia, Gianfranco Albergo, Fabrizio Cerverizzo e Antonio Albano. Il tentativo di “mettere le mani sull’Ente irrigazione e gestire a proprio piacimento le intere procedure di gara e concorsuali è stato fatto attraverso contatti con uomini politici locali e nazionali”, ma la Procura ha precisato che il “proposito illecito non ha avuto per nulla l’esito desiderato”.