Sono state tutte confermate le pene di primo grado per gli esponenti della cellula jiadista arrestati nei mesi scorsi a Merano. I quattro imputati, che rimangono detenuti nel carcere di massima sicurezza di Rossano Calabro, erano stati condannati in primo grado a Trento a pene tra i quattro e i sei anni.
In piazza Tribunale decine i poliziotti presenti per controllare gli accessi all’edificio, mentre, il primo piano, dove si trovano le aule, non è accessibile per i cronisti. Gli imputati sono Abdul Rahman Nauroz, che abitava a Merano ed è ritenuto il presunto reclutatore dell’organizzazione, condannato in primo grado a Trento a sei anni di reclusione; mentre Eldin Hodza (unico kosovaro del gruppo) e i curdi Abdula Salih Ali Alisa, alias ‘Mamosta Kawa’, e Hasan Saman Jalal, alias ‘Bawki Sima’, erano stati condannati rispettivamente a quattro anni di reclusione.