C’è rabbia e un pizzico di delusione in Gigi D’Alessio dopo l’eliminazione del Festival di Sanremo. L’artista napoletano si è confidato con Luca Dondoni, giornalista de La Stampa, criticando la modalità di voto del Festival.
“Credo che la giuria fosse di qualità squilibrata, di grandissima qualità ma per un altro genere di musica. Una blogger (ndr Greta Menchi)? Cosa c’entra con questo genere di musica? Io non so se una blogger può capire il mi bemolle, le armonie, gli archi, il testo. Non c’era Danilo Rea o Riccardo Muti. C’era una giuria fatta da uno che fa radio, che fa un altro genere. È normale che a chi ascolta la mia musica, o quella di Al Bano e Ron gli viene l’orticaria”.
D’Alessio ha spiegato di essersi sentito usato e penalizzato. “Io penso che noi siamo stati votati dal pubblico da casa. Ho un pubblico che va dai 7 agli 80 anni. Siamo stati usati, penalizzati. Usati perchè i diritti del Festival di Sanremo vengono venduti in molti Paesi. Se non mi metti Al Bano la Russia non compra i diritti, come accade con me in altri Paesi”.
Adesso il cantautore spera di far successo con il suo nuovo brano, “La prima stella“. “I miei Sanremo li ho sempre iniziati da Domenica In non al Festival di Sanremo. Diciassette anni fa “Non dirgli mai” arrivò decima, poi andai a Domenica In e l’album ha fatto 1 milione e 200 mila copie. Speriamo che ciò faccia riflettere e cambi il sistema di voto. É un lusso stare a Sanremo, la musica è fatta di artisti che aspirano almeno una volta nella vita ad avere quel premio. Grazie al Festival, chi è qui è un privilegiato”.