Due medici del servizio 118 di Letojanni sono stati arrestati dalla polizia di Messina. Secondo l’accusa, abusavano dei propri uffici, con artifici e raggiri, e si assentavano dal posto di lavoro, per interi turni di servizio notturno di 12 ore, simulandone la presenza e sottoscrivendone l’apposito registro.
In realtà durante i turni di servizio notturno gli stessi, come accertato, risultavano presenti nelle proprie abitazioni o in altri luoghi, ben lontani dalla sede di lavoro.
Le indagini dei poliziotti, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina hanno permesso di smascherare le reiterate condotte criminose dei sanitari accertate a partire dal 2014 fino al agosto 2016.
È stato disposto il sequestro preventivo di somme di denaro, pari a oltre 16 mila euro per l’uno e quasi 15 mila euro per l’altro, a carico di ciascuno dei medici, in ragione dell’ingiusto profitto accertato ai danni della Pubblica Amministrazione.
I due agivano con fare consolidato, quasi imposto a colleghi e subordinati. Sono ben 40 gli episodi accertati in capo al un medico e 36 quelli attribuibili all’altro.
I sanitari si ‘coprivano’ a vicenda ed, alternandosi, non effettuavano del tutto la notte in cui restava in servizio uno solo.