Libero non arretra di un centimetro e anzi rilancia dopo l’uragano di polemiche scatenato ieri dal titolo di prima pagina “Patata bollente“ riferito alla sindaca di Roma Virginia Raggi. Questa volta nel mirino del quotidiano diretto da Vittorio Feltri ci sono il M5S e la sinistra, punzecchiati con il titolo d’apertura “Pistola fumanti“.
La risposta del sindaco Virgina Rasggi su Facebook non è si è fatta attendere: “C’è un retro-pensiero che offende non solo me ma tante donne e tanti uomini. Voglio svelare un segreto a questi fini intellettuali: un sindaco può essere anche donna! Ringrazio tutti coloro, donne e uomini, che oggi mi hanno manifestato la loro solidarietà. Ah, dimenticavo. Quando chiederò il risarcimento per diffamazione – ovviamente, lo farò – aggiungerò anche 1,50 euro che ho speso per comprare per la prima e ultima volta questo giornale”.
“Quanto chiasso per una ‘patata bollente”. si legge invece nell’occhiello del titolo. “Gli educati inventori del Vaffaday ci mettono alla gogna e la sinistra si accoda accusandoci di sessismo – continua il sommario che accompagna l’editoriale del direttore Vittorio Feltri -. Ma quando riservammo a Ruby la medesima copertina dedicata alla Raggi nessuno si lamentò”.
L’accusa lanciata da Libero agli “oppositori” è di usare: “Al solito, due pesi e due misure“. In prima pagina anche un editoriale di Gianluca Veneziani dal titolo “Così i professionisti dell’insulto trattano le rivali politiche”, corredato da un fotomontaggio ripreso dal blog di Grillo che nel 2011 “sbeffeggiava alcuni protagonisti del dibattito sul caso Ruby”.