Sono ore difficili per la costa nordovest degli Usa sferzata da una violentissima tempesta di neve. Finora sono almeno 3mila i voli cancellati per oltre 40 milioni di persone interessate: New York, Boston e Filadelfia le città più colpite. Tutte le scuole e molti uffici pubblici sono rimasti chiusi.
Anche la sede dell’Onu è chiusa per neve. Come ha comunicato il Palazzo di Vetro, il quartier generale delle Nazioni Unite sull’East River non aprirà a causa della bufera. La tempesta è arrivata a meno di 24 ore da una giornata di caldo record per il periodo, quando nella Grande Mela la temperatura è arrivata a toccare i 17 gradi.
Intanto il governatore del Massachusetts, Charlie Baker, ha lanciato un appello ai cittadini, chiedendo di “non mettersi in strada a meno che non sia assolutamente necessario”. Peggiora invece la situazione meteo a New York dove lo scalo internazionale Jfk ha emesso l’ordine di fermare i voli. Rimangono invece in funzione metropolitane e autobus.
“La gente deve stare molto attenta e prendere sul serio la situazione“, ha detto il sindaco di New York, Bill de Blasio. “Non mettetevi in macchina se potete scegliere”, ha aggiunto il primo cittadino durante una conferenza stampa. De Blasio ha detto che domani le scuole pubbliche dovrebbero riaprire.
E c’è anche la prima vittima causata dal maltempo, si tratta di un portiere 59enne di un palazzo nell’Upper East Side di Manhattan, morto mentre stava spalando la neve. A causa del terreno scivoloso è caduto contro una finestra di vetro ed è deceduto per i tagli al collo e al viso.
Foto da Twitter.