Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida fra Napoli e Genoa, che aprirà la 24esima giornata del campionato di Serie A e che a quanto pare (a parole) è l’unico pensiero dello stesso Sarri: “Si parla di Napoli-Genoa oppure me ne vado e ci vediamo martedì (alla vigilia degli ottavi di Champions, ndr.). Poi vedremo cosa accadrà tra 30 giorni. Sarà un momento di calendario mostruoso, ma lo affronteremo quando ci avvicineremo”.
Il tecnico partenopeo ha smentito le voci che lo accostavano alla Juventus, del quale però ha elogiato la forza e la cattiveria agonistica: “Questo non è pugilato, le vittorie ai punti non si prendono, bisogna vincere sul campo. Altri sono più bravi a fare risultato, anche se noi esteticamente siamo più godibili”.
La svolta passa da un cambio di mentalità: “Per cercare di raggiungere la Juve bisogna trasformare le prestazioni positive in punti. Rabbia, determinazione, concretezza, frutto di un qualcosa che alla fine è mentalità. Noi evidentemente non siamo ancora maturi per certi traguardi, ma la crescita è ancora possibile: il nostro gruppo è giovane”.
De Laurentiis in ottica futura ha affermato: “Io credo sempre nel primo posto anche se la Juve però ha più cattiveria di noi. Se saremo coscienti di avere questa qualità, possiamo giocarcela alla pari col Real Madrid. Il futuro dell’allenatore? Sono monogamo, sul rinnovo deve dire la sua anche il tecnico“.
Sarri commenta: “Non ho tempo di pensare al contratto, ma sento l’obbligo di cercare di far crescere i miei giovani ed è chiaro che a tutti noi farebbe piacere vincere qualcosa. I giocatori di talento fanno gola a tutti ed il calcio italiano fa fatica a trattenerli perché è ridotto male, è il terzo mondo del calcio europeo”.